Data escursione: 01 Novembre 2009
Quota partenza (m.): 245
Quota massima (m.): 275
Quota arrivo (m.): 0
Distanza complessiva (Km.): 6.0
Durata trekking: 2,45h di trekking (da San Rocco a San Fruttuoso)
(aggiungere i tempi per visita all'Abbazia e alla Torre)
0,30h di battello (da San Fruttuoso a Punta Chiappa)
0,45h di trekking (da Punta Chiappa a San Rocco)
Difficoltà: EE
Località partenza: San Rocco di Camogli (Camogli (GE) - Liguria)
Partecipanti: Io & Silvia, Massimo & Elena
Questa domenica abbiamo deciso di fare un trekking un pò speciale.
Speciale perchè è sicuramente assimilabile ad un trekking in montagna ma si svolge al mare. Ad una quota compresa tra gli 0 e i 280 metri è decisamente inusuale per chi va in montagna, ma altrettanto faticoso, selvaggio, impegnativo e decisamente entusiasmante. Se non fosse altro per l'inusuale panorama di strapiombi sul mare.
Questo è uno degli itinerari più affascinati del Parco di Portofino perchè per quasi la sua totalità è panoramico a 180° sul mare e sulla costa. Ha dei passaggi a picco sul mare attrezzati con catene che lo rendono decisamente elettrizzante.
Proprio per questo motivo il sentiero è segnalato come EE (Escursionisti Esperti) che per chi è abituato ad andare per monti non è un problema mentre è sconsigliabile a chi ha poca dimestichezza con i sentieri esposti o ha problemi di vertigini.
Usciti dall'autostrada a Recco, seguiamo per Camogli e poi salendo in direzione Livorno, giriamo a destra verso San Rocco di Camogli.
Lasciata l'auto nel parcheggio (a pagamento!!!!) prima del borgo di San Rocco, si procede all'interno del paese e dal sagrato della chiesa, con affaccio sul mare, inizia il sentiero.
Dapprima vi tratta di un vero e proprio viottolo con tanto di ringhiera che ci porta ad attraversare le caratteristiche località di Poggio e Mortola con i suoi "troumpe l'oil" poi diventa effettivamente sentiero e si addentra nella vegetazione ricca di lecci e carpini neri e soprattutto in questo periodo di Corbezzoli con i suoi frutti rossi in maturazione.
In breve ci si apre il panorama a 180° sul mare e la costa. Sotto di noi si vede benissimo la sottile lingua rocciosa di Punta Chiappa con le sue acque cristalline che permettono anche da quassù di notare le variazioni di colori del fondale. Dalle zone di massi caduti dal pendio alle zone sabbiose maculate dalle scure praterie di posidonia.
Si arriva poi alla località Fornelli o denominata anche Batterie per la presenza delle batterie antiaerei con annessi bunker e costruzioni, della seconda guerra mondiale.
Da qui il sentiero scende dolcemente verso Punta Budego fino ad arrivare al famoso Passo del Bacio.
Questo è il punto estremamente esposto ma attrezzato con catene che ne rendono sicuro e affascinante il passaggio.
Si procede ancora su sentiero fino ad arrivare nuovamente ad un punto decisamente esposto a quota 136m, per poi procedere in discesa su sentiero fino a quasi 70m sul livello del mare.
Da qui comincia la ripida e faticosa salita fino alla Costa del Termine. Si sale di solo 200 metri ma in pochssimo tempo e anche se siamo già al 1° di novembre il caldo si fa sentire nonostante il sentiero risale un valloncino umido e parzialmente ombreggiato.
Da qui è tutta discesa fino alla spiaggetta di San Fruttuoso. Fortunatamente la giornata è assolata e ci ha permesso di stare in pantaloncini e maniche corte.
Ci sdraiamo in spiaggia a riposarci, fare uno spuntino e godere dello spettacolo di questa bellissima insenatura.
Volendo ci sono almeno tre ristorantini e bar dove poter mangiare.
La spiaggia e la relativa Abbazia con il piccolo borgo, sono letteralmente incastrati tra le ripide partei delle montagne e il mare.
Dopo esserci rilassati il tempo comincia a peggiorare il sole va a nascondersi dietro ad una densa foschia. Ci soffermiamo ancora una mezz'oretta per la visita immancabile dell'Abbazia ora di proprietà del Fondo Ambientale Italiano e siamo pronti per il rientro che faremo con il battello.
Il battello impiegherà circa una mezzoretta e ci permette di vedere, anche se a stento, il sentiero che abbiamo percorso che risulta perfettamente mimetizzato nella selvaggia costa del promontorio.
Da qui ci sono due possibilità di chiudere l'anello su San Rocco.
La prima prevede lo sbarco a Punta Chiappa dove con un sentiero facile e scalinato in circa mezz'ora si sale fino al borgo.
La seconda invece prevede di sbarcare a Camogli per una visità del caratteristico e animatissimo paese e perchè no per una degustazione della tipica Focaccia e rientrare a San Rocco con il pullman urbano che parte di fronte alla stazione ferroviaria.
Anche oggi abbiamo fatto una bella gita, decisamente diversa dagli ambienti soliti ma allo stesso tempo particolarmente affascinate e che permette di abbinare un pò di attività all'aria aperta e un pò di cultura.
Potete trovare ulteriori informazioni sul sito del Parco di Portofino.
Buone montagne (e stavolta anche mare) a tutti
Quota partenza (m.): 245
Quota massima (m.): 275
Quota arrivo (m.): 0
Distanza complessiva (Km.): 6.0
Durata trekking: 2,45h di trekking (da San Rocco a San Fruttuoso)
(aggiungere i tempi per visita all'Abbazia e alla Torre)
0,30h di battello (da San Fruttuoso a Punta Chiappa)
0,45h di trekking (da Punta Chiappa a San Rocco)
Difficoltà: EE
Località partenza: San Rocco di Camogli (Camogli (GE) - Liguria)
Partecipanti: Io & Silvia, Massimo & Elena
Questa domenica abbiamo deciso di fare un trekking un pò speciale.
Speciale perchè è sicuramente assimilabile ad un trekking in montagna ma si svolge al mare. Ad una quota compresa tra gli 0 e i 280 metri è decisamente inusuale per chi va in montagna, ma altrettanto faticoso, selvaggio, impegnativo e decisamente entusiasmante. Se non fosse altro per l'inusuale panorama di strapiombi sul mare.
Questo è uno degli itinerari più affascinati del Parco di Portofino perchè per quasi la sua totalità è panoramico a 180° sul mare e sulla costa. Ha dei passaggi a picco sul mare attrezzati con catene che lo rendono decisamente elettrizzante.
Proprio per questo motivo il sentiero è segnalato come EE (Escursionisti Esperti) che per chi è abituato ad andare per monti non è un problema mentre è sconsigliabile a chi ha poca dimestichezza con i sentieri esposti o ha problemi di vertigini.
Usciti dall'autostrada a Recco, seguiamo per Camogli e poi salendo in direzione Livorno, giriamo a destra verso San Rocco di Camogli.
Lasciata l'auto nel parcheggio (a pagamento!!!!) prima del borgo di San Rocco, si procede all'interno del paese e dal sagrato della chiesa, con affaccio sul mare, inizia il sentiero.
Dapprima vi tratta di un vero e proprio viottolo con tanto di ringhiera che ci porta ad attraversare le caratteristiche località di Poggio e Mortola con i suoi "troumpe l'oil" poi diventa effettivamente sentiero e si addentra nella vegetazione ricca di lecci e carpini neri e soprattutto in questo periodo di Corbezzoli con i suoi frutti rossi in maturazione.
In breve ci si apre il panorama a 180° sul mare e la costa. Sotto di noi si vede benissimo la sottile lingua rocciosa di Punta Chiappa con le sue acque cristalline che permettono anche da quassù di notare le variazioni di colori del fondale. Dalle zone di massi caduti dal pendio alle zone sabbiose maculate dalle scure praterie di posidonia.
Si arriva poi alla località Fornelli o denominata anche Batterie per la presenza delle batterie antiaerei con annessi bunker e costruzioni, della seconda guerra mondiale.
Da qui il sentiero scende dolcemente verso Punta Budego fino ad arrivare al famoso Passo del Bacio.
Questo è il punto estremamente esposto ma attrezzato con catene che ne rendono sicuro e affascinante il passaggio.
Si procede ancora su sentiero fino ad arrivare nuovamente ad un punto decisamente esposto a quota 136m, per poi procedere in discesa su sentiero fino a quasi 70m sul livello del mare.
Da qui comincia la ripida e faticosa salita fino alla Costa del Termine. Si sale di solo 200 metri ma in pochssimo tempo e anche se siamo già al 1° di novembre il caldo si fa sentire nonostante il sentiero risale un valloncino umido e parzialmente ombreggiato.
Da qui è tutta discesa fino alla spiaggetta di San Fruttuoso. Fortunatamente la giornata è assolata e ci ha permesso di stare in pantaloncini e maniche corte.
Ci sdraiamo in spiaggia a riposarci, fare uno spuntino e godere dello spettacolo di questa bellissima insenatura.
Volendo ci sono almeno tre ristorantini e bar dove poter mangiare.
La spiaggia e la relativa Abbazia con il piccolo borgo, sono letteralmente incastrati tra le ripide partei delle montagne e il mare.
Dopo esserci rilassati il tempo comincia a peggiorare il sole va a nascondersi dietro ad una densa foschia. Ci soffermiamo ancora una mezz'oretta per la visita immancabile dell'Abbazia ora di proprietà del Fondo Ambientale Italiano e siamo pronti per il rientro che faremo con il battello.
Il battello impiegherà circa una mezzoretta e ci permette di vedere, anche se a stento, il sentiero che abbiamo percorso che risulta perfettamente mimetizzato nella selvaggia costa del promontorio.
Da qui ci sono due possibilità di chiudere l'anello su San Rocco.
La prima prevede lo sbarco a Punta Chiappa dove con un sentiero facile e scalinato in circa mezz'ora si sale fino al borgo.
La seconda invece prevede di sbarcare a Camogli per una visità del caratteristico e animatissimo paese e perchè no per una degustazione della tipica Focaccia e rientrare a San Rocco con il pullman urbano che parte di fronte alla stazione ferroviaria.
Anche oggi abbiamo fatto una bella gita, decisamente diversa dagli ambienti soliti ma allo stesso tempo particolarmente affascinate e che permette di abbinare un pò di attività all'aria aperta e un pò di cultura.
Potete trovare ulteriori informazioni sul sito del Parco di Portofino.
Buone montagne (e stavolta anche mare) a tutti