Sentiero del Plaisentif
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Sentiero del Plaisentif
Data escursione: 27 Settembre 2009
Quota partenza (m.): 1.460
Quota Massima (m.) : 2.023
Quota arrivo (m.):
2.023
Dislivello complessivo (m.): 563
Durata salita: 1,40h
Difficoltà: E
Località partenza: Madonna della neve, Villaretto Superiore (Roure (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io & Silvia, Piero & Camilla, Mimmo, (Aurora...col pensiero)

Eccoci pronti per un'altra uscita con "Il Signore degli anelli (per non parlar del cane)".
A discapito del nome che abbiamo dato al nostro gruppo "La Compagna degli Anelli" perchè ci piace fare trekking ad anello, questa volta dobbiamo accontentarci del classico trekking andata e ritorno che però arricchiremo con degustazione in quota di formaggio Plaisentif e pranzo in rifugio.
Ci troviamo a Perosa Argentina alle 8.45. La giornata non promette nulla di buono. Ha piovuto tutta notte, il terreno è bagnato e il cielo non accenna ad aprirsi.
E meno male che il meteo prometteva bel tempo.
Dopo un caffè ripartiamo in direzione Sestiere e giunti a Villaretto (subito dopo Roure) prendiamo a dx per Villaretto Superiore. Proseguiamo lungo la strada che si fa sempre più stretta ripida e tortuosa e arriviamo fino alla cappella di Madonna della Neve dove lasciamo l'auto (volendo si possono fare ancora due tornanti e fermarsi alla borgata Seleiraut).
Siamo praticamente immersi nella nebbia, ci prepariamo e partiamo seguendo il senitero 2 che parte dietro alla cappella.


Tagliamo i due dornati della strada e siamo alla borgata
Seleiraut dove partono i vari sentieri. Noi seguiamo, sx attraversando la borgata, il sentiero 337 che ci porterà al rifugio Selleries a quota 2.023m.

Inizialmente il sentiero sale dolce in un bel bosco di faggi e castagni ma essendo disseminato di sassi (resi scivolosi dalla pioggia) e di "ricordini" di mucche costringe a procedere tenendo ben fisso lo sguardo a terra e lascia poco tempo per godersi la camminata. A dir la verità la nostra speranza che il tempo migliorasse un pò è rimasta giusto una speranza perchè il cielo non vuole proprio aprirsi.

Dopo poco attraversiamo Grange Ors e poi giungiamo in prossimità di un torrente, le nuvole si alzano per pochi minuti e ci permettono di vedere il rifugio dove siamo diretti.


Percorriamo la sponda sx orografica del torrente fino a raggiungere un ponticello che ci porta sull'altra sponda. Da qui il sentiero comincia a salire più ripido e lo farà fino alla quota 2023 del rifugio.
Passiamo due piccole costruzioni (una ben sistemata che dovrebbe contenere il generatore del rifugio alimentata da una presa d'acqua che si vede salendo) e prendiamo a dx in salita.

Si sale per ripidi tornanti su sentiero ben segnalato, la valletta si stringe, il sentiero si tiene sulla dx orografica del torrente e ad un tratto ecco comparire sulla nostra sx il rifugio.

Al rifugio troviamo parecchia gente arrivata fin qui in auto con la carrozzabile (che gusto ci sara mai ad arrivare in auto...bho) e facciamo subito conoscenza col simpaticissimo gestore Massimo e la sua famiglia, che ci accoglie e ci tiene un tavolo per le 12.00 mentre noi ci cambiamo e andiamo nella margaria subito dietro al rifugio dove oggi vi è la degustazione del Plaisentif.


Il Plaisentif è un formaggio d'alpeggio la cui produzione, sepolta nella notte dei tempi, è rinata grazie al ritrovamento di un documento del '500 che nomina tale formaggio.
Il Plaisentif era "più prezioso del capretto e del montone" dice il documento, e i margari del delfinato scendevano a inizio autunno per la fiiera di Perosa, portando le preziose tome di plaisentif.
Oggi la fiera è rinata grazie alla volontà dell'Amministrazione Comunale di Perosa Argentina che ha coinvolto e convinto i margari degli alpeggi a riprodurre quel prezioso formaggio.
Questo formaggio, unico e raro, oggi viene prodotto in base ad un ferreo disciplinare e le tome marchiate a fuoco vengono vendute solo a partire dalla fiera suddetta.
Il formaggio Plaisentif, detto anche formaggio delle viole, è prodotto con il latte del primo alpeggio, quello della fioritura delle viole,a partire dalla salita all'alpeggio e fino alla metà di luglio, dopodichè viene messo a stagionare. Per disciplinare la stagionatura non deve essere inferiore ai 60 giorni e la prima vendita del formaggio stabilita a partire dalla terza domenica di settembre è garanzia di tale qualità.
La fiera del Plaisentif è dedicata ai prodotti dell'alpeggio e ai prodotti di artigianato e si tiene a Perosa Argentina ogni 3° domenica di Settembre, in concomitanza della rievocazione storica Poggio Oddone Terra di Confine.



Dopo aver degustato e acquistato una bella forma di Plaisentif e una bella bottiglia di dolcetto (abbiamo ben caricato gli zaini per il ritorno) ci spostiamo all'interno del "Rifugio SELLERIES" dove Massimo ci ha riservato il tavolo, naturalmente a nome LA COMPAGNIA DEGLI ANELLI


Il rifugio, anche se decisamente grande rispetto alla media, è caldo ed accogliente e vanta una esposizione di fotografie naturalistche stupende. Sono state effettuate da un guardiaparco e riprendono in maniera spettacolare i vari animali della montagna, dal lupo alla lince , dalla volpe alla martora, dallo stambecco al camoscio, dall'allocco al gallo forcello.

Abbiamo fatto un'ottima mangiata con affettati misti, polenta concia, coi formaggi e col cervo. Ottimi i dolci...non perdetevi il bunet.
Tutto il personale e decisamente simpatico e disponibile e fa venir voglia di soggiornare per una settimana.

Chissà magari quest'inverno organizziamo un weekend sulle ciaspole

Una foto di rito con Massimo che ben ci ha accolto e siamo pronti per scendere.


Usciti dal rifugio notiamo che il tempo non ha proprio voglia di migliorare. Le nuvole sono sempre più basse, la temperatura comincia a scendere e ancora caldi dal rifugio dobbiamo vestirci per la discesa.


Giusto il tempo per scaldarci e giunti alle piccole costruzioni di questa mattina (20min dal rifugio) gia siamo belli caldi e ci togliamo il micropile.
Proprio qui io metto male un piede e rischio di scivolare ed ecco che torna in mente il detto di Aurora (che è sempre con noi col pensiero visto che in questo periodo è costretta a letto) ovvero "...lo "stambivirone" è sempre in agguato"

Facciamo tappa perchè "il Signore degli anelli" deve raccogliere le ortiche con cui stasera si farà brodo e frittata.

Ah..dimenticavo: per chi ancora non lo conoscesse Il Signore degli Anelli è un vero indiano. Si ciba di tutto ciò che la natura gli mette a disposizione, scaccia la sete con un sasso in bocca come fanno gli aborigeni, balla coi lupi e suona i ponti tibetani.

Dopo 10 minuti e con le mani ben urticate siamo nuovamente in cammino e da li a poco all'auto in chiusura del nostro trekking.

Anche quando non riesce a fare gli anelli,
"Il Signore degli anelli (per non parlar del cane)" è sempre una certezza. I sui trekking sono una garanzia.

Malgrado il tempo incerto (che in fondo ha quel non so che di malinconico che piace) star all'aria aperta in buona compagnia, in bei posti, mangiando ottimi prodotti tipici ti rigenera dallo stress di tutti i giorni.

Buone montagne a tutti

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