TESTA GRIGIA – 3.314m – Salita da Champoluc
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TESTA GRIGIA – 3.314m – Salita da Champoluc

Data escursione: 05 Settembre 2021


Quota partenza (m.): 1.582m Champoluc - 1.979m Crest Arrivo Funivia

Quota arrivo (m.): 3.314m Testa Grigia

Dislivello complessivo (m.): 1.732m - 1.335m con Funivia fino a Crest

Durata : 4h 00m

Difficoltà: EE

Esposizione: SUD-OVEST

Località partenza: Champoluc (AO) - (Valle d'Aosta)

Partecipanti: Gita sociale CAI Almese

 

 
Testa Grigia - 3.314m
La Testa Grigia con i suoi 3.314m è la massima elevazione del contrafforte tra le valli dell'Evancon e del Lys. Data la sua posizione isolata e la sua altezza rilevante è uno dei belvedere più suggestivi della Valle d'Aosta con una splendida vista ad ampio respiro sul gruppo del Monte Rosa.
E' con questi presupposti che io e tutti i partecipanti alla gita siamo partiti carichi di voglia di panorami mozzafiato e per un bel saluto virtuale ai 4.000m saliti nei mesi precedenti.
Le previsioni studiate i giorni precedenti davano possibili peggioramenti nel pomeriggio ma questa mattina fortunatamente il cielo è sereno e sgombero e ci regala una splendida vista sul Cervino mentre in funivia raggiungiamo il Crest, punto di partenza della nostra gita.
 
Il gruppo è vario e tutti a me sconosciuti tranne l'inossidabile Stefano con cui ultimamente ho fatto parecchie belle gite. Questo mi da modo di conoscere man mano che si sale i componenti della comitiva. Visto che la gità è organizzata da Stefano lui conduce il gruppo ed il lo chiudo per non perderci nessuno.
 
Laghi Pinter
La prima parte del percorso è decisamente piacevole. Si attraversa la bellissima borgata di Cuneaz per poi addentrarsi nel vallone del Pinter in direzione del suo colle.
 
Immancabile la piccola deviazione ai due splendidi laghi poco sotto il colle che collega la valle di Champoluc con quella di Gressoney.
 
Giunti quindi al Colle del Pinter si lascia l'Alta Via nr.1 che scende all'Alpenzu e si continua a salire aul sentiero 11A su tratto più ripido ed a volte su sentiero un pò sdrucciolevole fino a raggiungere la vetta del monte Pinter dove si trova l'accogliente bivacco Lateltin.
Qui il gruppo si divide. Quelli che non se la sentono di affrontare la cresta e salita alla vetta ci aspetteranno al bivacco mentre noi altri procediamo verso la vetta.
Nel frattempo il tempo è cambiato  le nuvole stanno riempiendo le valli.
Procediamo dunque lungo la cresta che collega il Pinter al Testa Grigia con le dovute attenzione soprattutto perché le rocce sono ancora scivolose dalle forti piogge della notte.
 
l tratto di cresta che unisce il monte Pinter alla Testa Grigia presenta tre punti a cui prestare attenzione:
  • Un gradino roccioso di 2 m (II)
    • questo primo passaggio roccioso è attrezzato con catene
  • Una cengia sul versante di Gressoney lunga circa 60 m
    • questo passaggio su cengia esposta e scivolosa è attrezzato con cavo metallico ma richiede comunque molta attenzione vista l'esposizione
  • Le roccette che dalla fine della cengia conducono in vetta.
Giunti in vetta la soddisfazione del gruppo è tanta nonostante la vista sulla valle praticamente nulla. Purtroppo le nuvole sono arrivate prima di noi e il Testa Grigia è realmente grigio.
Immancabili le foto di vetta di rito (vedi inizio articolo) e le pacche sulle spalle a tutti i partecipanti.
 
Il tempo di qualche foto, un sorso di the caldo e siamo pronti per ridiscendere verso il bivacco dove ritroviamo i nostri compagni.
Il tempo nel frattempo è peggiorato e veniamo colti anche da una brevissima grandinata.
Scendiamo quindi senza troppe soste verso valle aiutando i meno esperti nei passaggi più insidiosi in discesa e ben presto siamo nei pressi dei laghi del Pinter dove possiamo fare una breve pausa ristoratoria.
Breve perché le nuvole non promettono niente di buono ed infatti riusciamo a prendere una leggera pioggia rientrando verso il Crest
 
Al riparo della stazione della funivia aspettiamo per ricompattare il gruppo e ci apprestiamo a chiudere quest'altra bella gita con il famoso TERZO TEMPO del CAI Almese che ormai apprezzo sempre di più. Salumi, formaggi, tramezzini, torte e birre che ogni partecipante condivide per chiudere in amicizia un'altra domenica tra i monti.
 
Perchè anche questo è il senso di camminare in montagna. Condividere fatiche e difficoltà ma anche momenti di gioia e amicizia con i propri compagni.
 
Grazie ragazzi e BUONE MONTAGNE a TUTTI
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