Testa del RUTOR Via Normale da La Joux – 3.486m
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Testa del RUTOR Via Normale da La Joux – 3.486m

Data escursione: 9-10 Luglio 2022

Quota partenza (m.): 1.600m La Joux (La Thuile)
Quota arrivo (m.): 1° giorno 2.500m Rifugio Deffeyes - 2° giorno 3.486m Testa del Rutor
Dislivello complessivo (m.): 1° giorno 900m - 2° giorno 986m
Durata : 1° giorno 3h 10m - 2° giorno 4h 30m
Difficoltà: 1° giorno EE - 2° giorno F
Esposizione: Nord
Località partenza: La Joux (La Thuile) - (AO) - (Valle d'Aosta)
Partecipanti: Io e 15 compagni del CAI ALMESE - Gita Sociale

Ed eccoci arriva alla Prima Alpinistica da accompagnatore....sono emozionato ed anche un pò teso ma confido nel supporto dei miei due amici e co-organizzatori Stefano e Luca con i quali ci siamo presi la briga di organizzare questa gita sociale sul ghiacciaio del Rutor. La gita è una alpinistica facile ma pur sempre un'alpinistica e portare 16 persone è comunque una bella responsabilità oltre che una bella esperienza.

Sabato 09 Luglio

Il primo giorno dal parcheggio di La Joux frazione di La Thuile, si seguono le paline indicatrici per il Rifugio Deffeyes dove pernotteremo questa notte. Non possiamo naturalmente non approfittare dello spettacolo delle splendide Cascate del Rutor. Dopo pochi minuti eccoci infatti alla prima cascata. Foto di rito anche se veloce perché c'è troppa gente per i nostri gusti....ce la godremo domani rientrando con tutta calma.

Continuiamo a salire nel bosco costeggiando il fiume, poi  in maniera più decisa, la mulattiera di pietroni si inerpica fino alla seconda cascata...e già qui c'è molta meno gente. Continuiamo a salire fino al bivio per la terza e spettacolare cascata dove c'è un ponte che la attraversa. Doccia garantita e con questo caldo ne vale la pena e foto spettacolari.

 

Ritorniamo sui nostri passi e continuiamo a salire fino alla splendida conca dell’Alpe Glacier dove ci fermiamo per uno spuntino veloce vista Monte Bianco.

 

 

All'Alpe Glacier c'è anche un bel lago con bella baita affacciata alle cui spalle il sentiero sale ripido il pendio di erba e pietre fino ad un colletto. Una volta raggiuntolo si scende qualche metro in direzione del Rutor e in pochi minuti appare il Rifugio Deffeyes.

Questa è la meta di oggi. Noi organizzatori sistemiamo le pratiche burocratiche col rifugista, lista delle ordinazioni per la cena, ci facciamo assegnare il camerone tutto per noi ed ognuno è libero di rilassarsi e fare foto. Appuntamento alle 17 per un breve ripasso delle manovre di cordata e di legatura per domani in modo che non ci siano intoppi.

Alle 18 cena tutti assieme. La serata passa allegra, la compagnia è stupenda persone piacevoli con cui scambiare risate ed esperienze.

 

 

 

 

E' il tramonto e non possiamo perderci delle belle foto del Bianco e del Rutor arrossati dal sole calante e poi a letto...domani sveglia alle 3.30.

 

 

Domenica 10 Luglio

Sveglia presto e colazione alle 4.00...alle 4.30 siamo tutti pronti e per primi lasciamo il rifugio.

Alla luce delle frontali prediamo il sentiero che inizialmente perde quota e poi comincia a risalire la morena DX del ghiacciaio fino in vista del lago Santa Margherita a da qui si ipotizzano 3 itinerari. Noi visto le condizioni climatiche decidiamo per la variante leggermente più lunga ma che evita la maggior parte dei crepacci.

 

Risaliamo quindi tutta la morena a fianco della lingua del ghiacciaio e superanti 2 tratti attrezzati con catene raggiungiamo la parte staccata del ghiacciaio a quota 2955m. Da qui ci mettiamo imbrago e ramponi e ci leghiamo in cordata. Stefano apre la strada, a seguire gli altri con al centro la cordata di Luca ed infine a chiudere io con l'ultima cordata. Decidiamo di viaggiare con corde ben tese e a cordate vicine in modo da essere preparati in caso di necessità.

Il primo tratto è l'unico ripido del tragitto poi si compie un ampio arco sotto le cime dei Flambeau, Doravidi e Chateau Blanc fino a giungere al colle nei pressi del vecchio ricovero. Qui lasceremo corde e ramponi e percorreremo la facile cresta sgombra di neve fino in vetta.

 

Come dicevamo questo itinerario e leggermente più lungo a causa dell'ampio arco sul ghiacciaio ma con meno pericoli oggettivi.

 

 

 

La giornata e meravigliosa e ci permette di sostare in vetta per goderci lo splendido panorama, fare foto e mangiare qualcosa prima della lunga discesa. Non ci fermiamo troppo perché non vogliamo attraversare il ghiacciaio troppo tardi.

La discesa è lungo l'itinerario di salita e una volta arrivati al rifugio facciamo una mezz'oretta di pausa per riposarci, cambiare assetto...io non ce la faccio più con gli scarponi con questo caldo e decido di scendere in sandali. Scelta azzeccatissima visto che i Lizard tengono benissimo sul terreno e sono comodissimi.

Verso le 17.30 siamo alle auto...è stata una lunga giornata...faticosa ma gratificante. Non ci resta quindi che festeggiare con uno dei nostri famosi TERZI TEMPI. Pane, salame, formaggio, patatine, torte, bibite e birra non mancano per chiudere uno splendido we.

Tempo eccezionale, compagnia stupenda e TUTTI IN VETTA. Cosa vogliamo di più? Nulla

Anzi siamo ancor più contenti per i complimenti di tutti i partecipanti. E' meraviglioso accompagnare persone così entusiaste.

Felice di far parte di questa bella squadra

 

P.s. Grazie a Stefano Albertini per le foto

Buone montagne a tutti

 

Stefano Albertini, Luca Montabone e Luca Abbondi

CAI ALMESE

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