Anello nel Parco Orsiera Rocciavrè – San Giorio di Susa (TO) – ITALIA
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Anello nel Parco Orsiera Rocciavrè – San Giorio di Susa (TO) – ITALIA
Data escursione: 17 Giugno 2009
Quota partenza (m.): 1.076
Quota massima (m.): 1.390
Dislivello complessivo (m.): 314
Durata anello: 2.30h
Difficoltà: M
Esposizione: ----
Località partenza: Borgata Città - San Gioriodi Susa ((To) - Piemonte)
Partecipanti: Piero & Camilla, Aurora

Quello che vi racconto questa volta è un Anello facile facile a quote abbastanza basse con poco dislivello, ma che presenta scorci di notevole interesse sia paesaggistico che architettonico in un bosco con sentieri sui quali è veramente bello camminare.
L’ideale sono le stagioni di mezzo(a già non esistono più le mezze stagioni), sia la primavera ma meglio ancora l’autunno che potrà riempirvi gli occhi e da lì il cuore, di colori veramente unici.
Dopo aver lasciata la statale nei pressi di San Giorio di Susa ci arrampichiamo per una strada asfaltata che ci porta velocemente in quota.
Posteggiata l’auto nei pressi della borgata Città a 1076 m, proprio dove un bivio porta a destra al Paradiso delle rane e a sinistra alla borgata Adret iniziamo il nostro Anello proprio in direzione di questa borgata sulla strada asfaltata.
Giunti dopo pochi minuti alle prime case, l’asfalto finisce e attraversata mezza borgata ci buttiamo a sinistra in discesa in direzione della Certosa di Monte Benedetto.
Dopo un giù e sù nel fianco sinistro del vallone del Gravio il sentiero prende a scendere e ci porta ad attraversare il torrente su un comodo ponte di legno e poi si impenna fino sulla cima del fianco destro dove giunti vediamo sotto di noi alcune case (Località Grange) e vicino la splendida Certosa che raggiungiamo scendendo su un pratone e attraversando un antico ponte di pietra.

Vale la pena fare una breve tappa per visitare un gioiello architettonico ben restaurato.

Dopo avere apposto le nostre firme sull’apposito registro, ripartiamo, tornando sui nostri passi fino al vecchio ponte per poi girare a sinistra in salita su una mulattiera che va in direzione del
Rifugio Geat Val Gravio.
Dopo un primo strappo un po’ deciso il sentiero si addolcisce e si stringe in prossimità del “Pra du Sap”dove gli abitanti di Villarfocchiardo, una volta l’anno, si trovano per festeggiare.Quindi si sale ancora un po’ fino ad un incrocio dove bisogna andare a destra in discesa per raggiungere in tre minuti il Rifugio Geat, attraversando nuovamente il Gravio su un altro ponticello in legno.
A questo punto avremmo dovuto iniziare a scendere verso L’Adret ma abbiamo fatto una breve variante in salita nel vallone del Gravio per vedere gli effetti di una grossa slavina che ha travolto per trecento metri tutto quel che ha trovato sulla sua strada, poco sopra al rifugio.


Ritorniamo sui nostri passi e dal rifugio riprendiamo l’Anello e iniziamo a scendere su una facile e liscia mulattiera. Giunti al bivio che continuando dritto in discesa ci avrebbe condotto all’Adret, abbiamo preso a sinistra in direzione Travers A Mont su un sentiero accompagnato, per quasi tutta la sua lunghezza, da bei muretti di pietra a secco, testimonianza, insieme alle innumerevoli borgatine ormai abbandonate, della presenza di numerose persone in un tempo non molto lontano.
Ma ecco che arriviamo a Travers A Mont che, essendo raggiungibile con mezzi motorizzati, è stata oggetto di restauri e si comincia a vedere qualche baita ben “ aggiustata”.
Ma la cosa più strana sono gli “abitanti” che occupano vari spazi della borgata.


Infatti qualche buontempone ha provveduto a inserire sui balconi, negli angoli e nei prati, vecchi manichini, che rappresentano ragazzine e bambole alcune senza occhi che fanno pensare di essere capitati nel bel mezzo di un set di Dario Argento.




Lasciato, non senza qualche brivido, quel paesino si scende verso Città percorrendo la strada prima sterrata poi asfaltata che ci riporta dove avevamo lasciata l’auto.
E così abbiamo chiuso un gran bell'ANELLO.

N.B. Come dice Aurora “lo strambivirone è sempre in agguato”.

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