Data escursione: 10 Agosto 2008
Quota base ferrata (m.): 1370
Sviluppo ferrata (m.): 1000
Dislivello avvicinamento (m.): 0
Difficoltà: Itinerario A - AD (abbastanza difficile)
Itinerario B - D (difficile)
Variante C - PD (poco difficile)
Esposizione: Sud-Est
Località partenza: Melezet (Bardonecchia (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io da solo
La febbre da "Vie Ferrate" continua e questa volta mi tocca anche un'uscita in solitaria anche se confido, visto la stagione, di trovare dei compagni lungo il percorso.
Come da previsione mentre mi infilo l'imbrago e il caschetto ecco che arrivano un papà con i due figli pronti per affrontare la ferrata. Ci salutiamo e scambiamo 2 parole sul percorso che lui ha già fatto più volte e mi dice che loro faranno solo il primo tratto dell'Itinerario A perchè vuole far provare per la prima volta questa esperienza ai figli.
Mentre finisco di preparare lo zaino li lascio iniziare la salita.
Dopo poco parto anche io. L'attacco è molto semplice e molto attrezzato con gradinatura molto fitta proprio per essere adatta anche ai bambini.
Questo tratto è l'ideale per scaldare bene i muscoli soprattutto perchè arrivato al bivio della "Balma del Camoscio" decido di prendere a destra verso l'itinerario B (variante atletica) più difficile ed impegnativo.
In effetti questa variante dopo un primo tratto obliquo, presenta un bello strapiombo da tirare tutto di braccia che ci porta alla fascia superiore della falesia.
A questo punto si procede su un lungo traverso incontrando alcune cascatelle (anche con rocce lisce e scivolose), alcuni strapiombini e diedri fino a risalire sulla cresta del Bosco del Rouas.
A questo punto per un sentiero pianeggiante ci si sposta sulla sinistra fino a ritrovare l'itinerario A della ferrata poco sopra il bivio affrontato in precedenza.
Questo secondo tratto sicuramente più facile del precedente ci da modo di rilassarci un pò e di godere dello splendido panorama con vista sulla "Guglia Rossa" all'imbocco della Valle Stretta, sul Colle della Scala e sulla Punta del Mezzodì.
Dopo poco si arriva al particolare passaggio della Grotta,che consiglio perchè facile ma gratificante, usciti dal quale con un passaggio su di una fune tesa ed una piccola passerella ci porta all'ultimo traverso sulle fenditure della falesia del Pian del Colle.
Una breve discesa su scaletta e si arriva alla fine della ferrata da cui con un breve sentiero ritorniamo al posteggio.
All'auto ritrovo il papà di prima con i due entusiasti figli che non vedono l'ora di rifarla...altri du contagiati dalla "febbre"...
Per tutti i dettagli su questa ferrata vedi Ferrata del ROUAS
Quota base ferrata (m.): 1370
Sviluppo ferrata (m.): 1000
Dislivello avvicinamento (m.): 0
Difficoltà: Itinerario A - AD (abbastanza difficile)
Itinerario B - D (difficile)
Variante C - PD (poco difficile)
Esposizione: Sud-Est
Località partenza: Melezet (Bardonecchia (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io da solo
La febbre da "Vie Ferrate" continua e questa volta mi tocca anche un'uscita in solitaria anche se confido, visto la stagione, di trovare dei compagni lungo il percorso.
Come da previsione mentre mi infilo l'imbrago e il caschetto ecco che arrivano un papà con i due figli pronti per affrontare la ferrata. Ci salutiamo e scambiamo 2 parole sul percorso che lui ha già fatto più volte e mi dice che loro faranno solo il primo tratto dell'Itinerario A perchè vuole far provare per la prima volta questa esperienza ai figli.
Mentre finisco di preparare lo zaino li lascio iniziare la salita.
Dopo poco parto anche io. L'attacco è molto semplice e molto attrezzato con gradinatura molto fitta proprio per essere adatta anche ai bambini.
Questo tratto è l'ideale per scaldare bene i muscoli soprattutto perchè arrivato al bivio della "Balma del Camoscio" decido di prendere a destra verso l'itinerario B (variante atletica) più difficile ed impegnativo.
In effetti questa variante dopo un primo tratto obliquo, presenta un bello strapiombo da tirare tutto di braccia che ci porta alla fascia superiore della falesia.
A questo punto si procede su un lungo traverso incontrando alcune cascatelle (anche con rocce lisce e scivolose), alcuni strapiombini e diedri fino a risalire sulla cresta del Bosco del Rouas.
A questo punto per un sentiero pianeggiante ci si sposta sulla sinistra fino a ritrovare l'itinerario A della ferrata poco sopra il bivio affrontato in precedenza.
Questo secondo tratto sicuramente più facile del precedente ci da modo di rilassarci un pò e di godere dello splendido panorama con vista sulla "Guglia Rossa" all'imbocco della Valle Stretta, sul Colle della Scala e sulla Punta del Mezzodì.
Dopo poco si arriva al particolare passaggio della Grotta,che consiglio perchè facile ma gratificante, usciti dal quale con un passaggio su di una fune tesa ed una piccola passerella ci porta all'ultimo traverso sulle fenditure della falesia del Pian del Colle.
Una breve discesa su scaletta e si arriva alla fine della ferrata da cui con un breve sentiero ritorniamo al posteggio.
All'auto ritrovo il papà di prima con i due entusiasti figli che non vedono l'ora di rifarla...altri du contagiati dalla "febbre"...
Per tutti i dettagli su questa ferrata vedi Ferrata del ROUAS