Data escursione: 19 Giugno 2022
Quota partenza (m.): 1.670m Vetan Villette
Quota arrivo (m.): 3.061m Mont Fallère
Dislivello complessivo (m.): 1.391m
Durata : 3h 50m
Difficoltà: EE
Esposizione:Sud-Ovest - Sud-Est
Località partenza: Vetan Villette ( AO) - (Valle d'Aosta)
Partecipanti: Accompagnatore Gita Sociale CAI ALMESE (13 partecipanti)
Nel 2020, a causa del Lock-Down imposto dal Coronavirus, siamo stati obbligati a non viaggiare e per questo motivo ho utilizzato la mie ferie estive per fare alcuni trekking di più giorni tra cui il TMF (Tour del Mont Fallère). Un anello di circa 55km che partendo da Etroubles cinge il Mont Fallère permettendo di volta in volta di aprire panorami pazzeschi sull'arco alpino e sui 4.000m della Valle d'Aosta.
Questo è stato dunque lo stimolo per salire il Mont Fallère in modo da godere in un colpo solo un panorama a 360° su tutte le vette circostanti.
Quale miglior occasione quindi se non proporre questa come la MIA PRIMA gita sociale con il CAI ALMESE? D'altronde è una lunga escursione, con una bella cresta da percorrere con attenzione a causa di brevi passaggi elementari su roccette, ma attrezzate con catene e c'è la possibilità di fare una anello percorrendola da Ovest verso Est.
Detto fatto. A dicembre si stila il calendario e la mia gita viene inserita.
Eccoci dunque ritrovarci in 13 soci al parcheggio di Vetan Villette. La giornata è decisamente calda ma leggermente velata.
La partenza si sviluppa su un facile sentiero che attraversa a mezza costa verso Est in quello che è il museo a cielo aperto di Vetan ovvero un centinaio di statue di legno che il gestore del rifugio Fallère a disseminato per la valle.
Giunti ad un bivio si procede ripidi verso sx all'interno del bosco fino ad uscire allo scoperto e per ripido sentiero raggiungere la strada poderale che porta al rifugio. Da qui la si segue in salita verso dx fino a giungere all'Alpe Crotte dove si trova il rifugio.
Dopo una breve tappa per prendere acqua ripartiamo verso sx in direzione Ovest su quello che è il sentiero del Tour del Mont Fallère.
Dopo alcuni risalti giungiamo all'evidente bivio per il Lac Mort. Qui il sentiero sale ripido e con molti tornanti sul pendio erboso alla nostra dx fino a guadagnare un valloncello dove si trova il Lac Mort.
Siamo già a circa 2.600m e la vista verso sud si apre sulla Grivola, il Gran Paradiso, il Ciarfaron e più a sx l'Emilius. O meglio si vedrebbe perchè oggi le nuvole in lontananza ci fanno solo immaginare.
Per la cronaca ho fatto questa gita sabato scorso come esplorativa per questa Sociale e la giornata era eccezionalmente tersa con una vista spettacolare.
Dopo i tratti più ripidi facciamo delle brevi soste per ricompattare il gruppo e grazie all'amico Stefano che chiude la fila tutto diventa più gestibile.
Da qui il sentiero sale ripido in cresta spostandosi sulla sx di un torrione per sbucare su un tratto attrezzato con catena e alcuni gradini che aiutano a superare una placca di roccia.
Ora siamo già in vista della madonnina di vetta. Mancano gli ultimi tratti su brecciolino e pietre smosse e siamo in vetta.
Pochi metri più sotto c'è Silvia che sta patendo un pò la quota a causa della pressione alta. Stefano la segue e la sprona come non mai. Io mollo il mio zaino scendo a raggiungerla e dopo poco ecco anche lei in vetta. Questo è il vero spirito delle gite sociali CAI ...adeguarsi al ritmo dei partecipanti e portare tutti in vetta.
Ora è tempo di guardarsi attorno, fare le foto di rito e rifocillarsi. Ci aspetta ancora la cresta e poi una lunga discesa ad anello per rientrare al rifugio e di conseguenza alla partenza.
La cresta si presenta abbastanza facile ed ampia con alcuni tratti esposti ma ben protetta da una catena.
La percorriamo integralmente da Ovest verso Est fino alla sua anticima poco sotto la quale si trovano i resti del vecchio bivacco Margherita. Da qui il sentiero scende dolce (molto più dolce della salita !!) con molti tornanti ed in breve siamo al bivio verso dx che ci rconduce verso il Rifugio Mont Fallère.
Sotto di noi vi vede il lago delle Rane e a alla nostra Dx la Punta Chaligne (Tappa del TMF).
Proseguiamo sempre in discesa fino ad incrociare il sentiero del TMF che seguito verso DX ci riporta con due risalite al Rifugio con i sui due laghetti.
Foto di rito davanti alle bandiere lung-ta...e se non fosse che sullo sfondo si staglia la Grivola potremmo essere in Nepal.
Dopo una tappa al rifugio siamo già sulla via del ritorno verso le auto. Stanchi ma soddisfatti della bella giornata in compagnia di persone eccezionali e dall'incredibile esperienza.
Piccolo pensiero a mente fredda e ad un giorno di distanza da questa mia prima esperienza da accompagnatore.