Data escursione: 2-3 Luglio 2022
Quota partenza (m.): 2.726m Colle Bettaforca
Quota arrivo (m.): 1° giorno 3.585m Rifugio Quintino Sella al Felix - 2° giorno 4.272m Naso del Lyskamm
Dislivello complessivo (m.): 1° giorno 859m - 2° giorno 687m
Durata : 1° giorno 3h 20m - 2° giorno 9h
Difficoltà: 1° giorno EE - 2° giorno PD
Esposizione: Sud
Località partenza: Staffal Gressoney (AO) - (Valle d'Aosta)
Partecipanti: Io e 14 compagni del CAI ALMESE - Gita Sociale
Finalmente dopo tanto aspettare arriva la stagione delle alpinistiche anche se quest'anno il caldo anomalo e le poche precipitazioni nevose rendono queste uscite decisamente diverse e decisamente più delicate o impegnative a causa dei crepacci molto più aperte e delle pareti che si presentano più in ghiaccio piuttosto che di neve.
Questa è la gita di punta del Cai Almese e sono fortunato ad avere l'opportunità di potervi partecipare. E tra l'altro sarò in cordata con il presidente Enrico. Ci ritroviamo quindi sabato mattina a Staffal alla partenza delle funivia per il Colle Bettaforca. Il temo di fare un check dei materiali per la salita (corde, chiodi da ghiaccio, doppie piccozze e ramponi) e si parte. Siamo in 15 e faremo quindi domani 5 cordate da 3 persone ciascuna.
Dopo aver raggiunto il Colle Bettaforca con la funivia, partiamo in direzione del rifugio Quintino Sella. Detto al Felix (per distinguerlo dal Quintino Sella che si trova al Monviso).
Il sentiero si sviluppa sulla morena del ghiacciaio, prima su comodo sentiero, poi su pietraia. In ultimo una cresta attrezzata con corde fisse e un ponte, che porta al rifugio.
Arriviamo nel primo pomeriggio quindi abbiamo tutto il tempo per fare foto, acclimatarci e prendere possesso delle camere. Ripassiamo anche gli ultimi dettagli del tracciato, delle attrezzature e delle manovre di sicurezza.
Il rifugio è molto confortevole e con una splendida vista sulla parete sud dei Lyskam, il Castore e naturalmente il Naso del Lyskam con tutta la traversata che dovremo percorrere domattina. Cena presto quindi al primo turno e fissiamo la colazione per domattina alle 4.oo
Alle 3.00 siamo già in piedi...così come praticamente tutto il rifugio...nessuno vuole partire tardi con questo clima quindi alla colazione delle 4.00 c'è un gran caos di alpinisti. Alle 4.30 siamo fuori pronti a legarci in cordata...frontale accesa e partiamo subito sul ghiacciaio a pochi metri dal rifugio. Ci sono veramente molte cordate, ma dopo neanche 10min di cammino al bivio per la nostra traversata rimaniamo soli. Tutte le altre cordate si dirigono alla più facile vetta del Castore.
Capiamo che la nostra scelta è stata quella giusta, siamo soli sulla traccia e possiamo procedere col nostro passo senza forzature. Eì pur sempre una gita sociale e come tale deve mettere in condizione ogni partecipante di portare a termine la gita.
Il primo tratto si sviluppa in leggera salita e proprio in queste zone è dove si trovano più crepacci dovuti al cambio di pendenza. Superati alcuni ponti più o meno stabili e con alcune "sicure" per attraversarli riprendiamo a salire più decisamente per portarci sotto la parete dei Lyskamm che seguiamo in direzione Est verso la nostra meta...il Naso.
Data la scarsità di neve decidiamo invece di percorrere la parete a DX a zig-zag di risalire la prima cresta di rocce centrale e poi risaliti sulla parete di neve/ghiaccio risalirla verticalmente in direzione della vetta. Il primi passi sono facili su neve ben portante ma poi il ghiaccio si fa sempre più vivo e fortunatamente abbiamo 2 picche e la progressione diventa più sicura. (parete a circa 40°-45°)
Mettiamo anche una serie di viti da ghiaccio a sicurezza delle varie cordate (siamo appunto in 5) che seguono. Arriviamo appena sotto la cima con il sol che è appena spuntato dalla cresta dei Lyskamm.
Come da tradizione aspettiamo le altre cordate per affrontare l'ultimo tratto di cresta finale che porta in vetta, tutti assieme.
La soddisfazione è tanta...un 4.000m ben meritato e l'immancabile emozione che mi si scatena sempre quando giungo in vetta mi toglie il fiato e i commuove.
Abbracci e complimenti con tutti i compagni e la classica foto di rito segnano l'inizio della discesa...e non solo discesa perché una sorpresa che non avevo considerato mi aspetta.
Scendiamo quindi dalla punta verso Est su neve fino al tratto di misto che porta più in basso al Passo e piega poi a sx sempre su traccia di ghiacciaio.Ecco però la sorpresa....dobbiamo risalire circa 400m per giungere al sovrastante ghiacciaio del Lys per poi prendere la traccia che portaa verso i rifugi Gnifetti e Mantova e poi oltre fino a superare i resti di quello che era il ghiacciaio di Indren.
Questo è superabile su sentiero che ariva dal Rifugio Mantova, oppure puntando diretto in centro alla cresta fino a itercettare il tratto attrezzato che scende diretto alla funivia di Indren.
Arriviamo giusto durante la pausa dell'impianto quindi ne approfittiamo per sdraiarci al solo, riposarci e ripensare al VIAGGIO che abbiamo fatto oggi. Si perchè di viaggio si tratta. Una splendida traversata in cui abbiamo affrontato crepacci, seracchi, creste di misto e pareti di ghiaccio in un susseguirsi continuo di emozioni, adrenalina e stanchezza.
Come sempre non mi resta che ringraziare tutti i partecipanti alla gita di oggi ed in primis al CAI ALMESE che è sempre un passo avanti.
Felice di far parte di questa bella squadra
Buone montagne a tutti
Luca Abbondi, Cai Almese
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