Data escursione: 28 Giugno 2009
Quota partenza (m.): 2100
Quota Massima (m.) : 2711
Quota arrivo (m.): 2617
Dislivello complessivo (m.): 711
Durata salita: 2,15h
Difficoltà: E
Esposizione: Nord
Località partenza: Colle del Moncenisio (Susa (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io & Silvia, Piero & Camilla, Aurora
Ecco che finalmente riusciamo a ritagliarci una domenica per una bella escursione. Anche questa volta ci affidiamo al "SIgnore degli Anelli (per non parlar del cane)" che ci organizza questa bella escursione sopra al Lago del Moncenisio per andare a pestare l'ultima neve rimasta da quest'inverno.
Dalla diga di Moncenisio dove lasciamo l'auto ci prepariamo alla partenza e Camilla, la fida cagnetta che ci accompagna, decide di andarsi a sedere al fresco nel rigagnolo che scorre alla base di un nevaio che si sta sciogliendo.
Partiamo risalendo per circa 20 metri il nevaio e poi prendiamo a sx il sentiero che sale verso il Forte del Malamot.
La salita al forte è fattibile utilizzando la strada, lunga ma poco pendente, oppure come facciamo noi utilizzando i vari tagli su sentiero che permettono di prendere velocemente quota. Dopo poco alle nostre spalle si gode di uno splendido panorama. SI vede il Forte del Varisello con alle spalle il Lago del Moncenisio ancora basso di livello. C'è poi una splendida vista sul Rocciamelone e la sua celebre piramide.
Proseguendo ancora per il sentiero poco sotto il Passo Corna Rossa 2711 decidiamo di tagliare per prati e piccoli nevai perchè una slavina interrompe la strada per un lungo tratto e costringerebbe ad un traverso sulla neve trasfomata che ci piace poco. Decidiamo quindi di risalire dritti tra le lingue di neve ed arriviamo al colle.
In questo tratto la cagnetta Camilla appena vede la neve diventa matta e comincia a correre all'impazzata avanti ed indietro divertendosi a più non posso.
Dal passo, in vista dell'imponente Forte Malamot, lasciamo la strada per il forte e prendiamo il sentiero a sx che porta in pochi minuti ad un primo lago (con visibile in alto il forte del Malamot).
Ancora qualche minuto ed eccoci finalmente al Lago Bianco.
Lo spettacolo che ci si presenta è impagabile. I prati che circonderebbero il lago sono ancora coperti da uno spesso strato di neve, il lago è parzialmente ghiacciato con alcuni piccoli "iceberg" che galleggiano placidamente nelle sue acque gelide.
Il panorama è stupendo. Si vedono il Monte Giusalet (3.313m) che si specchia nel lago, i Tre Denti d'Ambin (3.372m) più in lontananza e il Monte Malamot (2.924m) con l'omonimo forte, alle nostre spalle.
Facciamo appena in tempo a sederci su un pietrone al sole in riva al lago che Camilla si tuffa nelle gelide acque del lago per un bagnetto ristoratore. Fa due zampate (non può fare le bracciate), esce e viene ad asciugarsi vicino a noi al sole.
Ci facciamo un piccolo spuntino e ci diamo all'abbronzatura per un'oretta prima che d'un tratto comincino a salire da valle dei nuvoloni neri poco promettenti che in un attimo coprono il sole e ci costringono a prendere la strada per il rientro.
Rientriamo per il percorso di andata con grande delusione del "Signore degli anelli" che odia non fare anelli ma tantè. Facciamo delle piccole digressioni "sciando" sui nevai con gli scarponi ed a volte finendo anche col sedere a terra (soprattutto io).
Nel frattempo le nuvole viaggiano veloci e diventano più bianche lasciando ogni tanto qualche scorcio di sole e di visibilità sulla vallata. Giunti nei pressi della diga e dopo che Piero si è raccolto le sue amate ortiche nel suo "orto personale"(le trova sempre li e torna ogni volta), il tempo sembra migliorare e quindi decidiamo di fermarci a goderci ancora un pò di sole prima di andare a prenderci una bella Panachè al bar del colle dalla figlia di CESCO che alla veneranda età di 81 anni ha deciso di chiudere il suo mitico baretto.
C'è peraltro da dire che la sua Panachè era indimenticabile.
Anche questa escursione l'abbiamo portata a casa e come dice Aurora "...attenzione perchè lo strambivirone è sempre in agguato..."
Quota partenza (m.): 2100
Quota Massima (m.) : 2711
Quota arrivo (m.): 2617
Dislivello complessivo (m.): 711
Durata salita: 2,15h
Difficoltà: E
Esposizione: Nord
Località partenza: Colle del Moncenisio (Susa (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io & Silvia, Piero & Camilla, Aurora
Ecco che finalmente riusciamo a ritagliarci una domenica per una bella escursione. Anche questa volta ci affidiamo al "SIgnore degli Anelli (per non parlar del cane)" che ci organizza questa bella escursione sopra al Lago del Moncenisio per andare a pestare l'ultima neve rimasta da quest'inverno.
Dalla diga di Moncenisio dove lasciamo l'auto ci prepariamo alla partenza e Camilla, la fida cagnetta che ci accompagna, decide di andarsi a sedere al fresco nel rigagnolo che scorre alla base di un nevaio che si sta sciogliendo.
Partiamo risalendo per circa 20 metri il nevaio e poi prendiamo a sx il sentiero che sale verso il Forte del Malamot.
La salita al forte è fattibile utilizzando la strada, lunga ma poco pendente, oppure come facciamo noi utilizzando i vari tagli su sentiero che permettono di prendere velocemente quota. Dopo poco alle nostre spalle si gode di uno splendido panorama. SI vede il Forte del Varisello con alle spalle il Lago del Moncenisio ancora basso di livello. C'è poi una splendida vista sul Rocciamelone e la sua celebre piramide.
Proseguendo ancora per il sentiero poco sotto il Passo Corna Rossa 2711 decidiamo di tagliare per prati e piccoli nevai perchè una slavina interrompe la strada per un lungo tratto e costringerebbe ad un traverso sulla neve trasfomata che ci piace poco. Decidiamo quindi di risalire dritti tra le lingue di neve ed arriviamo al colle.
In questo tratto la cagnetta Camilla appena vede la neve diventa matta e comincia a correre all'impazzata avanti ed indietro divertendosi a più non posso.
Dal passo, in vista dell'imponente Forte Malamot, lasciamo la strada per il forte e prendiamo il sentiero a sx che porta in pochi minuti ad un primo lago (con visibile in alto il forte del Malamot).
Ancora qualche minuto ed eccoci finalmente al Lago Bianco.
Lo spettacolo che ci si presenta è impagabile. I prati che circonderebbero il lago sono ancora coperti da uno spesso strato di neve, il lago è parzialmente ghiacciato con alcuni piccoli "iceberg" che galleggiano placidamente nelle sue acque gelide.
Il panorama è stupendo. Si vedono il Monte Giusalet (3.313m) che si specchia nel lago, i Tre Denti d'Ambin (3.372m) più in lontananza e il Monte Malamot (2.924m) con l'omonimo forte, alle nostre spalle.
Facciamo appena in tempo a sederci su un pietrone al sole in riva al lago che Camilla si tuffa nelle gelide acque del lago per un bagnetto ristoratore. Fa due zampate (non può fare le bracciate), esce e viene ad asciugarsi vicino a noi al sole.
Ci facciamo un piccolo spuntino e ci diamo all'abbronzatura per un'oretta prima che d'un tratto comincino a salire da valle dei nuvoloni neri poco promettenti che in un attimo coprono il sole e ci costringono a prendere la strada per il rientro.
Rientriamo per il percorso di andata con grande delusione del "Signore degli anelli" che odia non fare anelli ma tantè. Facciamo delle piccole digressioni "sciando" sui nevai con gli scarponi ed a volte finendo anche col sedere a terra (soprattutto io).
Nel frattempo le nuvole viaggiano veloci e diventano più bianche lasciando ogni tanto qualche scorcio di sole e di visibilità sulla vallata. Giunti nei pressi della diga e dopo che Piero si è raccolto le sue amate ortiche nel suo "orto personale"(le trova sempre li e torna ogni volta), il tempo sembra migliorare e quindi decidiamo di fermarci a goderci ancora un pò di sole prima di andare a prenderci una bella Panachè al bar del colle dalla figlia di CESCO che alla veneranda età di 81 anni ha deciso di chiudere il suo mitico baretto.
C'è peraltro da dire che la sua Panachè era indimenticabile.
Anche questa escursione l'abbiamo portata a casa e come dice Aurora "...attenzione perchè lo strambivirone è sempre in agguato..."
Bello! Il testo azzurro su fondo azzurro è decisamente illeggibile però… :-/
Si…hai ragone ma questo testo era stato scritto all'inizio con un altro sfondo…poi con l'aggiornamento del blog e dello sfondo nuovo e vecchi post effettivamente diventano poco leggibili.
Grazie per l'informazione e cercherò pian piano di modificarli tutti.
Grazie e BUONE MONTAGNE